Heroic Imagination Project

Educare alla resilienza

Progetto selezionato dalla Fondazione Ashoka come uno dei 28 progetti educativi più innovativi d’Italia, peraltro l’unico in Sicilia che ha avuto il titolo di scuola changemaker (che realizza un cambiamento sociale).

A scuola di eroi

Heroic Imagination Project (HIP) è un’organizzazione no-profit nata negli Stati Uniti da un’idea dello psicologo Philip Zimbardo, professore emerito alla Stanford University e già presidente dell’Associazione Americana degli Psicologi.

HIP propone da anni un progetto per le scuole, chiamato per l’appunto Heroic Imagination Project, al fine di avviare un cambiamento positivo non solo nel percorso di vita degli studenti, ma anche all’interno delle loro comunità. I programmi offerti da HIP alle scuole hanno una solida base scientifica e si propongono di fornire strumenti psicologici che permettano agli studenti di sviluppare le competenze necessarie per comprendere e affrontare al meglio fenomeni che caratterizzano fortemente la nostra epoca come il conformismo negativo, il pregiudizio, la discriminazione, l’inerzia di fronte a situazioni di emergenza. Si tratta di un percorso di apprendimento finalizzato a preparare la persona ad agire con integrità e responsabilità ─ eroicamente, appunto laddove dovesse presentarsi l’occasione.

A emergere è col tempo un nuovo stile di vita, i cui effetti benefici non si esauriscono a livello personale: come gli ampi cerchi d’acqua generati da un sasso lanciato nello stagno, l’azione del singolo giunge a influenzare il più ampio sistema di cui questi fa parte, stimolandone inevitabilmente la crescita.

Una breve storia

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Philip Zimbardo è oggi conosciuto in tutto il mondo per il famoso esperimento carcerario di Stanford del 1971, da cui è nato il libro “L’effetto lucifero” e da cui è stato tratto il film “The Stanford Prison Experiment”, realizzato nel 2015 con la stessa partecipazione di Zimbardo alla sceneggiatura.

La tesi che Zimbardo esplica può essere ben descritta attraverso la metafora del cestino e delle mele marce: quel che normalmente accade infatti è che la mela marcia viene eliminata dal cestino per evitare che faciliti, per contatto, il processo di ‘deterioramento’ delle altre mele; ma se il cestino è marcio qualsiasi mela sana verrà inserita al suo interno avrà maggiori probabilità di corrompersi. Quindi è necessario cambiare il cestino. In altre parole, l’ambiente influenza. Se il sistema è corrotto l’individuo che ne farà parte sentirà la tendenza ad uniformarsi alle stesse dinamiche corrotte che lo caratterizzano; dunque, afferma Zimbardo, è necessario modificare il sistema stesso, e questo può essere fatto soltanto se le persone che ne fanno parte sono in grado di agire con responsabilità e consapevolezza.

L’uomo marcio è l’antieroe, l’uomo schiavo del sistema, l’uomo che si identifica con il ruolo, l’uomo macchina che agisce semplicemente come parte di un ingranaggio, l’uomo che non si pone domande o che risponde a tali domande per cliché e stereotipi. Abbiamo bisogno di individui, di uomini e donne in grado di resistere alle forze di sistema che alimentano l’odio, il razzismo, la negligenza, la paura e la violenza.

HIP nasce dunque con l’intento di promuovere tra gli studenti un nuovo concetto di eroismo. Lontano dall’essere appannaggio esclusivo di figure straordinarie o limitato a gesti che richiedono prestanza fisica, l’eroismo viene qui inteso come un’azione che contrasta l’inconsapevolezza in qualsiasi sua declinazione.

Così commenta una delle studentesse fruitrici del progetto: “Ho imparato che cambiare e reinventarmi non è solo positivo ma spesso anche necessario”.